giovedì 29 ottobre 2020


 

PREGHIERA CON AZIONE DI GRAZIE 

Vi è, nell’insegnamento relativo alla preghiera che l’apostolo Paolo ci dà in Filippesi 4:6-7un’espressione a cui non prestiamo mai, abbastanza attenzione:

«6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.» (N.Riv.)[1]

Questa importante espressione, così spesso trascurata, è «con azioni di grazie, oppure, accompagnata da ringraziamenti». Quando ci accostiamo a Dio per sollecitare delle nuove benedizioni, non dobbiamo mai dimenticare di ringraziarlo per le benedizioni che ci sono state accordate.

Se qualcuno tra noi, si è fermato a considerare il gran numero di volte, in cui Dio ha risposto alle nostre preghiere e quanto poco è ritornato a Dio per rendergli grazie dell’esaudimento che gli è stato accordato, sono sicuro che si sentirebbe schiacciato dalla vergogna.

Dobbiamo essere molto specifici e precisi rendendo grazie così come lo siamo nella preghiera.

Tante volte, andiamo a Dio con delle preghiere precise ma quando rendiamo grazie a Lui lo facciamo in modo vago e generico. Senza alcun dubbio, una delle ragioni per le quali le nostre preghiere mancano di potenza, consiste nel fatto che trascuriamo di rendere grazie per le benedizioni che abbiamo ricevuto.

Se qualcuno viene costantemente a sollecitare il nostro aiuto senza mai dire «Grazie» per l’aiuto datogli, ci stancheremo presto di soccorrere una persona così ingrata; gl’interessi stessi, di colui che abbiamo aiutato, c’impedirebbero di  continuare a farlo, per paura d’incoraggiare una tale ingratitudine.

Senza alcun dubbio il Padre nostro celeste, agendo con sapienza verso di noi e per il nostro bene supremo, rifiuta frequentemente di rispondere alle richieste che gli abbiamo rivolto, affinché, possiamo prendere coscienza della nostra ingratitudine e possiamo imparare ad essere grati e riconoscenti.

Dio è profondamente afflitto dalla nostra ingratitudine e negligenza verso di Lui, non rendendogli grazie molti di noi si sono resi colpevoli. Quando Gesù guarì i dieci lebbrosi e vide che uno solo era ritornato per rendergli grazie, gridò e disse tristemente:

 «Non sono stati guariti tutti e dieci? Dove sono gli altri nove? » Luca 17:17

Come spesso, abbassando gli occhi su di noi deve essere rattristato, nel vederci dimenticare le Sue ripetute benedizioni e le Sue frequenti risposte  alle nostre preghiere!

 Rendere grazie per le benedizioni già ricevute aumenta la nostra fede e ci rende capaci di accostarci a Dio con una nuova audacia e una nuova confidanza.

Senza alcun dubbio la ragione per la quale tante persone hanno così poca fede quando pregano è perché si prendono così poco tempo, per meditare sulle benedizioni che hanno ricevuto e di ringraziare Dio per esse.

Quando si medita sulle risposte che sono state accordate alle nostre preghiere, la fede diventa sempre più forte e audace e arriviamo  sentire nel profondo delle nostre anime che non c’è niente di troppo difficile per il Signore.

Quando riflettiamo, da una parte, sulla meravigliosa bontà di Dio verso di noi, e dall’altra, sul poco tempo, sui pochi pensieri e forza che abbiamo dedicato per rendergli grazie, dovremmo umiliarci davanti a Dio e confessare il nostro peccato.

Gli uomini della Bibbia che sono stati potenti nella preghiera, come quelli di tutte le epoche della storia della Chiesa, sono stati uomini che si sono dati alla lode e alle azioni di grazie.

Davide era un uomo potente nella preghiera e vedete come i suoi Salmi abbondano nella lode e in azioni di grazie. Gli apostoli erano degli uomini potenti nella preghiera e noi leggiamo a proposito di loro che «erano del continuo nel Tempio, lodando e benedicendo Dio»

Paolo era un uomo potente in preghiera e quante  volte nelle sue epistole, irrompe in azione di grazie ben definite, che rende a Dio per delle specifiche benedizioni ed esaudimenti precisi.

Gesù è il nostro modello di riferimento, sia nella preghiera come in ogni altra cosa.

Ora, mentre, studiando la Sua vita, vediamo che il suo semplice modo di rendere grazie durante un pasto, fu così straordinario che, due dei suoi discepoli lo riconobbero, dopo la resurrezione.

Rendere grazie è uno dei risultati che, accompagnano inevitabilmente la pienezza dello Spirito Santo, colui che non impara a rendere grazie in ogni cosa, non può continuare a pregare per lo Spirito Santo.

Se vogliamo imparare a pregare con potenza, dobbiamo lasciare che questa espressione penetri profondamente nei nostri cuori: «CON AZIONI DI GRAZIE»

Reuben A. Torrey dal libro: « Come pregare»



[1] Filippesi 4:6-7 6 Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. 7 E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.( N.D.)

 

Nessun commento:

Posta un commento

  La nostra autorità sulla malattia e sul diavolo   Da "Il Dio dei miracoli vive oggi"   Di Velmer Gardner  - (Predicato nel 1950...